Tra mito e archeologia il ciclo omerico di Pamela Pagano
Testo critico a cura di Licia Oddo e Jorge Facio Lince
TRA MITO E ARCHEOLOGIA IL CICLO OMERICO DI PAMELA PAGANO Nel cuore di Allumiere, tra i paesaggi etruschi che cullano l'antica storia della civiltà italica, sorge un ponte tra due mondi: la cultura greca omerica e l'antica Etruria. Questo ponte è tessuto con maestria dalle pennellate di Pamela Pagano, artista romana il cui lavoro si erge come un'ode visiva alla fusione di mito e realtà archeologica. La mostra di Pamela Pagano, che prende vita nelle sale del Palazzo Camerale di Allumiere, celebra non solo l'estetica ma anche il dialogo profondo tra due grandi tradizioni culturali. Le opere di Pagano fungono da ponte temporale, unendo il passato glorioso delle gesta eroiche di Omero con la ricchezza storica e artistica dell'Etruria. Ogni pennellata racconta una storia, ogni colore evoca un'emozione antica che ancora permea il terreno su cui oggi poggia Allumiere. Nella mostra, i testi classici si intrecciano con la visione personale dell'artista, creando un'esperienza immersiva che non solo commemora il passato ma lo rende vivo nel presente. Le sue opere non sono solo dipinti, ma testimonianze visive di un'epoca di transizione e di intrecci culturali che continuano a plasmare l'identità dell'Italia moderna, nei volti e nelle emozioni dei protagonisti, antichi, ma pur sempre attuali. In questo contesto, la mostra di Pamela Pagano rappresenta un invito a riflettere sulla continuità storica e sull'interconnessione delle civiltà classiche, invitando il visitatore a scoprire e celebrare il fascino senza tempo della cultura omerica e etrusca. In un tempo sospeso tra leggenda e storia, quando le navi risalivano le coste tirreniche e gli dèi si confondevano con gli eroi, avvenne un incontro destinato a segnare un patto di civiltà: quello tra il principe troiano Enea e il re etrusco Tarconte. Non è solo una pagina dell’epopea virgiliana: è un gesto archetipico di unione culturale, un nodo simbolico in cui il mondo omerico, greco e arcaico, incontra la spiritualità terrestre e profetica dell’Etruria. A questo incrocio potente e ancora vivo, Pamela Pagano dedica il suo nuovo ciclo pittorico, presentato nella mostra allestita nel cuore di Allumiere — luogo non scelto a caso, ma territorio intriso di presenze etrusche, minerali e mitiriemersi dal sottosuolo. Con uno sguardo colto e viscerale, Pagano affronta l’Odissea dell’eroe migrante e il radicamento sapienziale dell’Etruria, fondendoli in una pittura stratificata, evocativa e profondamente simbolica. I suoi lavori non illustrano semplicemente episodi, ma li “incarnano”, nella tenerezza, nella tensione, nel dolore e nella consapevolezza dei gesti degli eroi e delle divinità. La tela diventa superficie rituale, spazio di contatto tra il visibile e l'invisibile, tra la parola del mito e la materia della terra. I corpi nei suoi quadri sono solenni e rituali: Enea appare non come un conquistatore, ma come un ponte tra mondi. Le figure femminili — spesso dimenticate nelle narrazioni eroiche — riemergono qui come custodi della memoria e del confine. Il colore, denso e vibrante, non è mai decorazione, ma sostanza emotiva: il blu profondo evoca l'origine marina e misteriosa del viaggio; l’ocra e il rosso della terra dialogano con le ceramiche etrusche. Pagano intreccia pittura e ricerca archeologica in un atto poetico e filologico insieme. Le sue opere non si fermano all’estetica, ma propongono una visione: quella di una civiltà originaria non scissa, non oppositiva, ma nata dal patto. Un patto tra Oriente e Occidente, tra il migrante e il nativo, tra il fuoco della guerra e la saggezza del radicamento. Allumiere, con le sue radici etrusche e la memoria mineraria, si fa luogo ideale per accogliere questa narrazione artistica. Qui, il ciclo omerico di Pamela Pagano risuona come un’eco antica e necessaria, un invito a rileggere il mito non come leggenda passata, ma come codice vivo per interpretare il presente. Perché la vera arte, come il vero mito, non racconta solo ciò che è stato, ma ciò che ancora ci abita. Il ciclo omerico di Pamela Pagano a Allumiere è più di una semplice esposizione artistica; è un dialogo vivo tra mito e storia, un'opportunità di scoperta e di connessione con le radici profonde dell'umanità che ancora risuonano nei secoli. Licia Oddo – Jorge Facio Lince Allumiere 12 luglio 2025
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